La storia del Caesar Augustus
Immortalata in infinite cartoline, la statua di Cesare Augusto posizionata sulla terrazza è uno dei simboli di Capri, ma ancora prima è uno dei simboli del nostro hotel e della sua lunga storia.
Più di un secolo fa fu posizionata sull'angolo estremo della terrazza dal principe russo Emmanuel Bulhak, uno dei primi proprietari della villa che la trasformò in un centro di arte e cultura.
- 1850
- Villa Bitter, residenza di un facoltoso signore tedesco
- 1875
- Locanda e punto di ristoro per i viandanti della strada carrozzabile tra Capri e Anacapri, costruita in quegli anni, e della Scala Fenicia che da qui passa
- 1900
- La villa viene acquistata dal principe russo Emmanuel Bulhak che posiziona la famosa statua di Cesare
- 1940
- Il principe Bulhak vende la villa alla famiglia Signorini che la trasforma in un hotel
- 1995
- Paolo Signorini abbandona la carriera di industriale di successo e decide di dedicarsi anima e corpo all'albergo di famiglia
- dal 2000
- Il Caesar Augustus vince numerosi premi entrando puntualmente nelle classifiche dei migliori hotel del mondo
La storia documentata del Caesar Augustus risale alla seconda metà del 1800: alcune antiche foto d'epoca testimoniano l'esistenza di "Villa Bitter" di proprietà di un facoltoso signore tedesco. Negli anni successivi la villa si trasformò in una locanda pronta a dare ristoro a quanti lavoravano alla costruzione delle strada carrozzabile tra Capri e Anacapri, inaugurata nel 1878, e a quanti percorrevano la Scala Fenicia, un tempo unica via di collegamento con Anacapri.
Agli inizi del 1900 il principe russo Emmanuel Bulhak, prevedendo tempi duri per la nobiltà del suo paese, decise di trasferirsi ad Anacapri con tutti i suoi beni. Scelta saggia: fu uno dei pochi a non finire come lavapiatti a Parigi dopo la rivoluzione d'ottobre. Ad Anacapri, Bulhak acquistò Villa Bitter e ne fece un centro d'arte e cultura.
Fu lui a posizionare la statua di Cesare dov'è ora.
Molti ci chiedono come mai la statua sia di Cesare Augusto, anziché di Tiberio, che secondo le più diffuse versioni della storia, fu l'imperatore di Capri. In realtà, Bulhak era uno studioso di storia antica e sosteneva la teoria secondo la quale fu invece l'imperatore Cesare a rendere famosa Capri.
A sostegno di questa teoria il principe russo pose una lapide accanto alla statua:
"CAESARI AUGUSTO ORBIS TERRARUM DUCI CAPRENSIS INSULAE AMATORI QUAE IN TERRARUM ORBE INTER MARIS UNDAS GEMMA IMPERATORI DIGNA CORUSCAT"
"A Cesare Augusto, imperatore del mondo, amante dell'isola di Capri, che in terra tra le onde del mare risplende come una una gemma degna a un imperatore"
La statua è una copia ottocentesca del Cesare di Prima Porta, rinvenuto a Villa Livia a Roma. Il principe decise di posizionarla lì, sull'angolo estremo della terrazza a dominare con lo sguardo e con il gesto della mano Villa Jovis, la residenza che il figlio adottivo Tiberio costruì sull'estremità opposta dell'isola.
Alla fine del ventennio fascista, sentendo nuovamente venti di guerra, Bulhak decide di trasferirsi in Inghilterra e vende la villa alla famiglia Signorini.
Dopo la guerra, sul finire degli anni 40 la famiglia Signorini lo trasforma in un hotel. Sotto la guida di Paolo Signorini l'albergo si trasforma in un hotel a cinque stelle, puntualmente inserito nelle classifiche dei migliori resort di lusso del mondo.
Paolo Signorini
Nasce a Napoli "qualche" anno fa sotto il segno della Vergine. Imprenditore di successo, ottimo cuoco e velista affermato, Paolo decide di dedicare la sua vita al Caesar Augustus nel 1995, rinunciando al suo sogno di girare il mondo in barca a vela. Tra i due, il Cesare e lui, nasce un amore inaspettato e senza confini. Paolo si rende conto della grandissima responsabilità di dover rispettare un contorno così bello come quello della più bella vista sul golfo di Napoli, con pazienza, gusto e soprattutto grande amore, aiutato dalla moglie Patrizia ed insieme al caro amico Fifì, ricostruisce gli interni e le camere donando al Caesar Augustus il calore di casa sua. Oggi vigila presente su tutto, attento che ogni piccolo particolare rispetti il blasone del Cesare.
Patrizia Signorini
Nasce anche lei a Napoli, ma un po' per caso: tra il padre napoletanissimo e la madre svizzera/tedesca, durante la seconda guerra mondiale, nasce un romantico amore destinato a generare tre bellissime sorelle. È già così spiegata, quindi, Patrizia: un grande cuore napoletano, con una determinazione tedesca. Donna di grandissimo gusto, dal 1995 cerca per il mondo oggetti ed arredamenti per Cesare che, poi, arreda con lo stesso stile di casa sua. Ogni piccolo particolare è il risultato della sua ricerca, della sua attenzione e del suo grandissimo amore. Oggi anche lei vigila: su Cesare e su Paolo.